Luce sui rivestimenti: il caso CNC
CNC è una finitura che per essere esaltata in pieno va illuminata correttamente: scopriamo insieme il potere della luce su questa originale texture
CNC e l’importanza della luce
Ben lungi dall’essere una trascurabile comprimaria, la luce è co-protagonista a tutti gli effetti quando si parla di design. A ben vedere, quando si parla di qualsiasi cosa: è del tutto impossibile riuscire a concepire il valore delle cose senza che la luce ce lo suggerisca.
Tutti i nostri prodotti, tutte le nostre finiture, devono necessariamente passare per un rapporto ideale con l’illuminazione, ai fini di garantire la loro massima espressione estetica. CNC non fa eccezione: le sue peculiarità trovano piena esaltazione solo con una corretta posizione della luce.
Vediamo quali sono e quali caratteristiche generali vanta, e le curiose origini di questa nostra texture, incredibili e nobili (quasi) quanto la finitura stessa.
CNC: guida a una corretta illuminazione
Come illuminare nel migliore dei modi il proprio acquisto CNC? Come evitare che le sue caratteristiche uniche e inimitabili si perdano in una luce che penalizza, anziché esaltare? Per capirlo, si deve conoscere a fondo l’identità di CNC; questa finitura si contraddistingue infatti per rotture e imperfezioni delle creste, le quali – come vogliono la nostra tradizione e la nostra filosofia – non sono affatto delle imperfezioni, tanto meno degli errori, bensì il punto di forza, di personalità. La luce deve quindi essere in grado di gonfiare la tridimensionalità imprevedibile di queste irregolarità, tenendo conto della direzione in cui sono posate le linee delle marmette, cuore della bellezza di CNC.
Nel caso di una posa a orientamento verticale, fortemente consigliata nel caso di docce o zone esposte all’azione dell’acqua, l’ideale per dare risalto a tutte le particolarità di CNC è una fonte diretta di luce laterale. Laddove questo non fosse possibile, è consigliata l’installazione di faretti dall’alto e regolabili, che incrociando i fasci di luce evidenzino la complessità di questa lavorazione.
Se si desidera, invece, una posa di tipo orizzontale, CNC, come molte texture lavorate, predilige un tipo di illuminazione radente: per raggiungere il migliore risultato, quindi, è necessario provvedere al montaggio di una fonte di luce dall’alto regolabile, a una distanza massima di 60cm dalla pietra.
Le caratteristiche tecniche di CNC
Una volta capito come illuminare questa magnifica texture, si può proseguire e approfondire la sua conoscenza sotto tutti gli aspetti. Innanzitutto, in quali ambienti può essere utilizzato? La risposta è più che buona, dato che questa finitura può essere scelta sia per gli interni che per gli esterni, oltre ad essere perfetta per le zone umide, come abbiamo già anticipato.
Per quanto riguarda le varianti disponibili, a livello di materiali CNC può essere selezionato in quattro diverse identità, più nello specifico Bianco Carrara, Crema d’Orcia, Pietra d’Avola e Silk Georgette®.
In più, oltre alla variabilità dell’orientamento delle linee, CNC presenta anche uno schema di posa molto personalizzabile, dato che è possibile selezionarlo tra due tipologie, vale a dire la posa ortogonale oppure quella con schema a intervalli, regolari o random.
Le particolari marmette della finitura CNC vengono lavorate in modo tale che la naturalezza della pietra riesca a emergere in tutto il suo splendore originario. Ai fini di non compromettere la fluidità delle linee, abbiamo sviluppato anche marmette levigate della stessa dimensione della finitura CNC.
Magia per coincidenza: la nascita di CNC
Come le favole, le nostre storie prevedono personaggi e situazioni fuori dall’ordinario, capaci di partorire realtà che l’occhio comune non riesce assolutamente a vedere. Tutto quello che creiamo, dalle finiture fino ai più piccoli complementi d’arredo, riflette tutta la creatività e la dedizione che da sempre ci contraddistinguono. Per questo, amiamo collaborare con artisti che condividano con noi l’idea di un design fresco e innovativo, che mantiene sempre in primo piano la qualità. Una delle collaborazioni più longeve è quella con Piero Lissoni, con il quale abbiamo dato vita a collezioni davvero di spicco nel panorama internazionale, come Lost Stones, che ha fatto del recupero un fattore di prestigio, e Curl, che ci ha consentito di sfidare gli spessori del marmo
La favola CNC è nata per pura coincidenza, durante una visita come tante, ma che ha fatto accendere la lampadina del nostro storico amico e collaboratore. È stato infatti durante una visita al nostro stabilimento in Toscana che Lissoni è rimasto impressionato dalle incisioni del banco di lavoro dovute alla lavorazione del marmo e da lì ha pensato se si potesse crearne qualcosa di unico e artistico.
Dopo un lungo studio e prove attente, è nata così la trama caratteristica e straordinaria di CNC.