Un sogno si realizza: apriamo a New York!

Sono passati anni da quel giorno, ma l’idea nel frattempo è rimasta, si è evoluta fino a diventare un sogno e negli anni quel sogno è diventato la mia stella polare, ha diretto i miei sforzi e mi ha spinto a crescere sempre di più, fino a rendere Salvatori un’azienda internazionale. Sapevo bene che ogni passo che riuscivamo a compiere era un passo più vicino a realizzarla.

Alla fine è il momento è arrivato. La sfida è iniziata cercando il luogo giusto e i collaboratori migliori per dare vita a uno spazio che esprimesse tutti i nostri valori aziendali. L’anima della metropoli già rispecchia l’amore per l’architettura e il design che ci caratterizza, ma volevo portare oltreoceano il forte legame con la Versilia che è inciso in ogni linea dei nostri prodotti, in cui la qualità del Made in Italy sposa la mano dei designer internazionali con cui collaboriamo.

Però ero determinato, per ragioni strategiche, ma anche emotive. Non solo gli Stati Uniti sono un mercato di riferimento per la nostra azienda, in cui abbiamo realizzato progetti di cui vado fiero, come 130 William, proprio a New York, ma personalmente considero l’America una seconda casa.

A quel punto abbiamo trovato lo spazio, per la precisione in 102 Wooster Street, una caratteristica via nel cuore di SoHo, a pochi passi dalle vetrine di Chanel e Valentino. Non ci potevo credere. Ci è sembrato il quartiere perfetto dove insediarci, viste le influenze artistiche delle gallerie d’arte e l'incredibile varietà di marchi che si trovano nella zona.