Il cantiere perfetto: la movimentazione delle lastre
Esistono delle tecniche precise per alzare e spostare le lastre di pietra naturale. Scoprile tutti con noi e preparati per il prossimo progetto di design
Come movimentare le lastre di marmo in sicurezza
Il cantiere, come abbiamo già spiegato nei nostri precedenti articoli, è un micro-mondo a sé, dove numerosi professionisti ogni giorno si incontrano per svolgere le più diverse mansioni e dove è quindi essenziale, affinché il progetto possa procedere in modo efficiente, che questi collaborino e cooperino tra loro senza intralci.
In un cantiere sono milioni le operazioni che vengono svolte giornalmente, e di queste la quasi totalità comporta non pochi rischi per la salute e sicurezza non solo del luogo stesso in cui avviene il progetto, ma anche e soprattutto dei lavoratori coinvolti. **Tra tali pericolose operazioni vi è la cosiddetta movimentazione delle lastre.v
Affrontiamo quindi insieme in cosa consista tale operazione e quali siano le tre tecniche principali per svolgerla.
Movimentazione delle lastre: cos’è
La movimentazione è, in un cantiere, quell’operazione attraverso cui solitamente si va ad effettuare lo spostamento e la posa delle lastre; si tratta di tagli generalmente molto grossi e pesanti per cui il loro spostamento diventa quindi un’azione particolarmente delicata. Per intenderci, è opportuno chiarire che le lastre possono essere di 2 tipi:
- lastre comuni
- lastre a casellario
Le prime hanno dimensioni generalmente prestabilite, solitamente della grandezza di 1 mq, con lo spessore di 1 cm e con un peso di 27 kg/mq. Le lastre a casellario, invece, si avvicinano ad una grandezza di circa 2 mq e hanno uno spessore di 2 cm arrivando quindi ad avere, indicativamente, un peso di circa 100 Kg a lastra. Va da sé come il peso quasi spropositato di tali oggetti richieda una particolare inventiva per riuscire a spostarli. Vediamo quindi quali sono le principali tecniche utilizzate per spostare le lastre di pietra o marmo.
Movimentazione delle lastre: le tecniche
Esistono tre tecniche principali per la movimentazione delle lastre in sicurezza:
- La movimentazione con carrelli professionali è una delle principali tecniche in uso per ovviare al problema dello spostamento delle lastre da casellario sopracitate, avendo cura di disporre il materiale in modo da evitare graffi o altri danni.
- La movimentazione con ventose è una valida alternativa per la movimentazione di lastre lucide o semilavorate.
- Infine, la movimentazione con binari a biventose, combinata con altri dispositivi e strumenti, è un’opzione vantaggiosa anche per altri spostamenti.
Adesso che abbiamo scoperto quali sono le tre le tecniche più comuni di movimentazione delle lastre andiamo ad analizzarle una ad una nel dettaglio.
Movimentazione con carrelli professionali
L’utilizzo di carrelli professionali è fondamentale quando si devono spostare le lastre a casellario. Grazie a questi, infatti, una volta che si sono estratte le lastre dalle casse, è possibile movimentarle in tutta sicurezza preservando così non solo la loro integrità e ma anche quella di tutti gli operatori presenti.
Oltre ai carrelli professionali esistono, come dicevamo, anche altri attrezzi con cui è possibile movimentare le varie tipologie di lastre all’interno di un dato cantiere; questi attrezzi sono le ventose ed i binari a biventose. Vediamoli.
Movimentazione con ventose
La movimentazione con ventose è una valida tecnica per spostare lastre lucide o semilavorate. Tale tecnica prevede la realizzazione delle ventose con una o più piastre aspiranti in base alla natura, alla grandezza e al peso delle lastre. Di ventose, inoltre, non ne esiste solo un tipo; ci sono infatti anche le cosiddette “ventose di sollevamento” che, a differenza delle prime, sono costituite da una struttura portante ribaltabile manualmente da 0° a 90°.
È ad ogni modo opportuno ricordare che qualsiasi sia la tecnica di movimentazione prescelta, l’operazione in sé deve avvenire in massima sicurezza e, affinché ciò avvenga, nello specifico caso di movimentazione con ventose è necessario usare un preciso sistema a pompa grazie al quale è possibile incrementare il vuoto in qualsiasi momento mantenendo le ventose in presa sulla lastra.
Movimentazione con binari a biventose
L’ultima tecnica di movimentazione citata è quella che utilizza i cosiddetti binari con biventose a estensione variabile. In questo caso le ventose sono equipaggiate con gomma anti macchia e, dal momento che sono fornite anche di pattini anti-attrito, hanno la possibilità di essere traslate sul binario.
Tale tecnica comporta anche un ulteriore vantaggio: i binari usati per sposare le lastre possono essere usati anche per estrarre le stesse dalla cassa, con il supporto delle cosiddette traverse telescopiche. Tali traverse, con la loro estensione che va da un minimo di 90 cm fino a un massimo di 160 cm, consentono di accedere agevolmente all’interno della cassa per l’estrazione della lastra. Il sistema è inoltre dotato di quattro maniglie scorrevoli con gommino antiscivolo e antimacchia, proprio come le biventose ad estensione variabile, consentendo così un sollevamento il più ergonomico possibile e ottimizzando, allo stesso tempo, la presa per la posa a parete.
Abbiamo visto insieme non solo cosa s’intenda quando si parla di movimentazione di lastre ma anche come quest’attività sia cruciale all’interno di un progetto edilizio e quali siano le tecniche principali per portarla a termine in perfetta sicurezza. Se ci fossero ancora dubbi o incomprensioni, non esitate a contattarci, il nostro staff sarà più che lieto di sviluppare insieme il vostro prossimo progetto.