L’ispirazione nasce nel tuo luogo di lavoro
L’ispirazione non sempre nasce spontaneamente
L’ispirazione non sempre nasce spontaneamente. Per ampliare i confini della creazione di una qualsiasi opera, è essenziale l’analisi di prospettive diverse ed una propensione all’innovazione. Far sgorgare nuove idee dalla nostra mente, spesso volubile, rimane comunque una scienza inesatta. In un mondo dominato dalla tecnologia digitale, il luogo nel quale lavoriamo e gli oggetti con i quali interagiamo nel delicato e febbrile momento della creazione hanno tuttavia un’importanza enorme, anche se meno quantificabile. L’ambiente dove lavoriamo influisce su di noi più che qualsiasi altro spazio e un buon ufficio o un buono studio sono fondamentali affinché i nostri pensieri confluiscano in una soluzione destinata a produrre un importante cambiamento.
Una stanza tutta per sé, citando l’opera della grande scrittrice Virginia Woolf, è essenziale per produrre un buon lavoro. Il suo famoso saggio non si limita a semplici considerazioni di carattere pratico e materiale, l’opera sottintende infatti la necessità di uno spazio figurativo e letterario della letteratura femminile, affermando comunque la necessità di un luogo di quiete dove ci si possa ritirare senza interruzioni esterne. Concretamente, queste idee sono rappresentate dalla capanna in fondo al giardino dove Virginia Woolf ha prodotto la maggior parte delle sue opere più note, lontana dalle interferenze della vita domestica: una piccola stanza, arredata semplicemente con una scrivania, una sedia e un divano.
Le stanze usate da grandi scrittori e artisti, gli uffici dei grandi politici e dei grandi pensatori, gli studi di scultori e di musicisti sono avvolti da un alone mistico. Trasformati in musei che attirano i visitatori nei luoghi che hanno visto la nascita di atti misteriosi e creativi, questi diventano una curiosa finestra sui meccanismi interiori e sulle menti di personaggi celebri che vivono in modo differente del proprio lavoro. Ma tutti questi spazi, di dimensioni e strutture diversissime, a volte ordinati e austeri, a volte sovraffollati di libri, attrezzi e oggetti effimeri, condividono con la capanna in fondo al giardino di Virginia Woolf la quiete, la contemplazione e la concentrazione necessarie per produrre grandi idee.
Consapevole dell’importanza che ha un ambiente di lavoro stimolante, Salvatori ha prodotto una serie di oggetti per la casa che elevano il lavoro quotidiano. Insieme a designer di spicco, abbiamo sviluppato collezioni che mettono in risalto il livello delle nostre lavorazioni, sintetizzando la nostra esperienza con la pietra naturale, il metallo e il cuoio nella creazione di accessori realizzati con il più fine lavoro artigianale. Balancing, una serie di oggetti realizzati in collaborazione con StudioCharlie, prende la forma e il nome da un portapenne cilindrico in marmo Calacatta e dettagli in ottone che oscilla delicatamente mantenendo sempre il suo equilibrio. Il bianco latte e le pallide venature dorate del marmo, che creano un connubio perfetto con l’ottone, sono ripresi dall’intera collezione – che include un portalettere, un tagliacarte, un portadocumenti e un fermacarte – incoraggiando la sottile e gradevole interazione tattile con il materiale e animando l’esperienza di lavoro alla propria scrivania.
Un gioco simile di texture e sensazioni tattili è alla base della collezione Lui&Lei di Vincent Van Duysen che presenta una serie di accessori realizzati in marmo Bianco di Carrara e Verde Alpi, rivestiti con eco-pelle in tonalità complementari. Funzionalmente utili, il vassoio, il fermacarte e il portapenne, il portacandela e il contenitore portano un design consapevole e di alto livello nella vita quotidiana, contribuendo alla realizzazione di uno spazio intimo che stimoli il pensiero ampio e creativo. Nonostante occorra qualcosa di più che un ambiente ben curato per creare grandi opere di narrativa o sviluppare business plan innovativi, questo aspetto potrebbe essere cruciale per trovare quel momento vitale e magico che è l’ispirazione.