Human-centered design: cos’è e come migliora la vita quotidiana
Scopriamo insieme non solo cos’è l’human-centered design ma anche come migliora la nostra vita quotidiana senza che ce ne accorgiamo
Cos’è l’human-centered design e come migliora la vita quotidiana
Anche se spesso nemmeno ce ne accorgiamo, ormai già da un po’ di anni l’human-centered design (in italiano design antropocentrico) è alla base della realizzazione dei nostri oggetti quotidiani. Che lo si voglia o no, infatti, la nostra vita quotidiana è costellata da tutta una serie di prodotti il cui design influenza significativamente non solo la loro stessa funzionalità e fruibilità ma anche, di conseguenza, la nostra esperienza di utilizzo e l’emozione finale che quell’oggetto andrà a procurarci.
Vediamo quindi insieme cos’è nello specifico questo design antropocentrico, quali sono i principi che lo guidano e quali sono le fasi del suo sviluppo fornendo un esempio di prodotto realizzato secondo questa metodologia.
Human-centered design: cos’è
Per design antropocentrico, o human-centered design – HCD – in inglese, si intende uno specifico approccio alla risoluzione di problemi che lavora (e quindi sviluppa soluzioni) coinvolgendo la prospettiva umana in tutte le fasi del processo di problem-solving. Detto in parole più semplici, questo approccio si ripropone di sviluppare soluzioni che permettano di rispondere ai bisogni e requisiti dell’essere umano così da migliorare, in definitiva, non solo l’efficacia e l’efficienza del prodotto ma anche il benessere e la soddisfazione degli utenti: l’oggetto che ci troviamo fra le mani in questo modo risponde perfettamente alle nostre necessità, siano queste funzionali o estetiche. È proprio per questo motivo, ad esempio, che il design antropocentrico è indissolubilmente legato all’emotional design, ovvero a quella branca di design focalizzata sul trasmettere un’emozione, che sa parlare al cuore di chi lo guarda.
Data la sua estrema utilità, l’HCD viene chiaramente applicato ai più svariati settori, tra cui anche l’arredo d’interni, dove permette di sviluppare prodotti sempre più innovativi e centrati sul benessere dei propri clienti.
Per funzionare correttamente un tale approccio risolutivo deve avere un processo di sviluppo ben definito. Vediamo quindi insieme prima i principi e poi le fasi in cui si articola.
I principi del human-centered design
Affinché si possa parlare di design centrato sulle persone, sono 6 i principi fondamentali da non dimenticare:
- Il design deve basarsi su una comprensione esplicita non solo degli utenti ma anche delle modalità di utilizzo e del contesto ambientale in cui il prodotto è inserito. L’obiettivo, infatti, non è solo comprendere le caratteristiche dell’utente a cui è destinato il prodotto ma anche perché e come lo vorrà utilizzare e anche in che luogo andrà ad utilizzarlo.
- Gli utenti, come dicevamo, devono essere coinvolti in tutte le fasi di progettazione e sviluppo: nell’osservazione del problema all’interno del contesto, nel brainstorming, nella concettualizzazione, nello sviluppo e nell’implementazione della soluzione.
- I test degli utenti sul prodotto devono essere svolti a più riprese durante tutte le fasi di progettazione e sviluppo (a sottolineare l’importanza che la valutazione debba rimanere centrata sull’utente).
- Gli sviluppatori devono cercare la soluzione mediante feedback e dialogo (questo perché spesso gli utenti non sanno spiegare a priori di cosa hanno bisogno e che prodotto si immaginano).
- L’obiettivo deve essere creare emozioni positive e far sì che l’utente abbia voglia di continuare a utilizzare il prodotto per cui il design non può prescindere dallo sviluppo di una buona user-experience.
- Il team di sviluppatori deve essere multidisciplinare, ovvero composto da esperti di varie discipline (es. Designer, tecnici, esperti di usabilità, ecc.).
Nel momento in cui si fanno nostri questi principi non si può che generare un prodotto in grado di soddisfare completamente il cliente in tutti le sue necessità e requisiti, andando quindi a migliorargli notevolmente molti aspetti della vita quotidiana. Compresi e memorizzati tali principi fondamentali andiamo adesso a vedere le fasi in cui si articola il suo sviluppo.
Le fasi di sviluppo del human-centered design
Per mettere in moto un processo così complesso sono molteplici le cose da fare ma, se volessimo sintetizzare il più possibile i passaggi, potremmo dire che sono 4 le fasi in cui questo approccio prende forma:
- comprensione e descrizione del contesto di utilizzo (che come dicevamo nel paragrafo precedente è tanto importante quanto conoscere l’utente stesso che userà l’oggetto)
- definizione dei requisiti di utilizzo (il perché ed il come il nostro utente andrà ad utilizzare l’oggetto)
- progettazione di più soluzioni di design
- test e valutazione delle soluzioni
Queste sono le 4 fasi principali in cui si articola qualsiasi processo di design antropocentrico anche se, come dicevamo, è bene fare in modo che gli utenti possano testare il prodotto (o un suo prototipo) anche nelle fasi iniziali del processo e non soltanto alla fine. Come in un puzzle, se i tasselli vengono messi al posto giusto nel momento giusto, si ha la possibilità di realizzare un oggetto funzionale che arricchirà e migliorerà la vita di chi lo utilizza.
Collezione Pietra L: human-centered design applicato
Come dicevamo l’approccio HCD viene sfruttato nei più svariati settori, tra cui chiaramente anche quello dell’interior design. Anche noi sviluppiamo da tempo i nostri prodotti sulla base di questo approccio unito, con l’obiettivo di unire alla funzionalità anche un senso di intramontabile bellezza così da arricchire ulteriormente l’esperienza dei nostri clienti e creare quel senso di emozione positiva che genera dall’utilizzo di un oggetto non solo utile ma anche bello e ben fatto. L’intera Collezione Pietra L, ad esempio, rappresenta un chiaro e riuscito esempio di prodotti realizzati secondo i criteri del human-centered design, riuscendo a reinventare oggetti di uso quotidiano secondo parametri di stile e di funzionalità che si sposano perfettamente con quelli che sono i gusti della nostra clientela. Una collezione sobria ma al contempo elegante, in grado di rispondere con raffinatezza a tutte le primarie necessità di una casa; ne fanno infatti parte vassoi, alzatine, contenitori, portasaponi ma anche vasi, fermalibri, portaombrelli e perfino candele, fragranze ed essenze in quell’ottica di design olistico che racchiude tutte le necessità umane: emotive, funzionali ed estetiche.
Abbiamo visto insieme non solo cosa si intenda per design antropocentrico ma anche quali siano i principi che lo guidano e le fasi attraverso cui si articola. Abbiamo anche visto la nostra collezione Pietra L come esempio di human-centered design applicato ma ricordiamo che dalle collezioni bagno a quelle della casa fino ai pavimenti e rivestimenti, tutti i nostri prodotti sono realizzati con il medesimo obiettivo: quello di soddisfarvi in ogni vostra esigenza. Contattateci, quindi, per qualsiasi domanda o dubbio sui nostri prodotti o su un vostro progetto, il nostro team sarà più che lieto di esservi d’aiuto.