Gli oggetti BIM: dai blocchi CAD agli oggetti BIM, quali sono i benefici?
Il valore aggiunto del BIM sta proprio nella facoltà di associare le informazioni ad un oggetto/modello e nella possibilità di poterle, in ogni momento, analizzare ed estrapolare
Ormai da molti anni le aziende produttrici legate al settore edile, manifatturiero e del design hanno iniziato un percorso di digitalizzazione fornendo ai propri clienti la rappresentazione dei propri prodotti in formato digitale: prevalentemente file CAD 2d o 3d. Queste tipologie di file focalizzano l’attenzione esclusivamente sulla rappresentazione grafica/estetica dell’oggetto tralasciando ogni genere di informazione tecnica o informativa riguardante l’oggetto reale.
Il BIM supera questo limite. Un oggetto BIM, infatti, è qualcosa di ben più articolato dei file CAD 2d, 3d: esso è la riproduzione virtuale di un oggetto reale. Tale riproduzione è rappresentata da un oggetto tridimensionale parametrico, basato cioè su parametri definiti come variabili editabili (dimensioni, materiali, visibilità ecc.), e contiene al suo interno non solo le informazioni geometriche, ma anche informazioni di tipo tecnico, fisico, commerciale, ecc. Non ci sono limitazioni al tipo di informazione che può essere associata a un oggetto BIM.
Il valore aggiunto del BIM sta proprio nella facoltà di associare le informazioni ad un oggetto/modello e nella possibilità di poterle, in ogni momento, analizzare ed estrapolare.
Considerando quanto accaduto nei decenni precedenti per i blocchi CAD, che sono diventati elementi sempre più richiesti e irrinunciabili per la maggior parte dei progettisti, è facile prevedere che la stessa cosa accadrà anche agli oggetti BIM, con una progressiva e capillare diffusione. L’incremento negli ultimi anni del numero di piattaforme dedicate al download di oggetti BIM conferma questa tendenza.
Dotarsi di una libreria BIM dei propri prodotti è la dimostrazione per un’azienda di avere una visione tecnologica innovativa, nella consapevolezza dell’evoluzione inarrestabile della metodologia BIM. Allo stesso tempo risulta essere un potente strumento che contribuisce ad aumentare le potenzialità di vendita dei propri prodotti favorendo processi di affiliazione e partnership tra aziende produttrici e progettisti.
Per un progettista l’utilizzo di oggetti BIM agevola e migliora la qualità del proprio operato grazie alla possibilità di gestire in un unico “contenitore” (oggetto BIM) tutte le informazioni (geometriche e non) relative ad un prodotto reale.
Qualche consiglio per riconoscere la bontà di un oggetto BIM.
Un oggetto BIM deve:
Rappresentare fedelmente il suo omologo prodotto reale
Avere un formato che rimandi ai principali software BIM:
– Revit (.rfa)
– ArchiCAD (.gsm)
– Edificius (.bol)
– Allplan (.nas)
Essere parametrico, basarsi quindi su parametri editabili
Contenere informazioni analizzabili ed estrapolabili
Avere dimensioni contenute tra gli 800 kB e 1,5 MB (2,0 MB al massimo)