Regents Park Townhouse
Abbiamo avuto il piacere di ristrutturare una villetta a schiera in collaborazione con lo studio Arthur Casas, che rispecchia lo stile e raffinatezza del luogo. Scopriamo di più sul progetto attraverso le parole dell’architetto.
Da sempre Regents Park è considerata una zona raffinata, abitata dalla borghesia benestante e non a caso proprio in quest'area hanno vissuto personaggi importanti in tutto il mondo. Nella nostra villetta a schiera dominano colori caldi e delicati, finiture in legno e un materiale elegante e candido come il marmo.
Può parlarci del progetto? Quale è stata l’ispirazione che ha guidato il design?
Il nostro obiettivo principale per questa ristrutturazione di interni è stato quello di creare un'atmosfera minimale senza intaccare il patrimonio di questo spazio. Abbiamo scelto colori soft, finiture in legno chiaro e un mix di texture bianco sporco e crema.
Cosa l’ha spinta a scegliere questi prodotti Salvatori?
Salvatori è sempre stato un punto di riferimento quando si è alla ricerca di produttori nelle grandi città come Londra. Ad essere sinceri, era la nostra unica opzione.
Perché avete scelto di lavorare con Salvatori?
Le texture e la sensazione al tatto dei materiali. Il nostro cliente è rimasto impressionato dopo aver visitato lo showroom.
Com’è stato lavorare con Salvatori?
Semplice e lineare. È stato professionale e veloce.
Il cliente è rimasto soddisfatto?
Assolutamente, crede che il bagno padronale sia un capolavoro.
Per noi di Salvatori c’è un forte legame fra il design e la musica. Vuole condividere con noi le sue 10 canzoni preferite che l’aiutano a prendere l’ispirazione quando disegna e progetta?
1 - Nanã - Wilson Simonal
2 - Emoriô - João Donato
3 - Ponteio - Edu Lobo
4 - Canto de Xangô - Baden Powel, Vinicius de Morais
5 - April Child - Moacir Santos
6 - Corcovado - Antônio Carlos Jobim
7 - Pra que discutir com madame? - João Gilberto
8 - Aruanda - Wanda de Sah
9 - Tide - Antonio Carlos Jobim
10 - Wave - Antonio Carlos Jobim
Architetto: Studio Arthur Casas
Fotografo: Frederik Vercruysse