Un po' di chiarezza sul concetto BIM
Il BIM si pone come obiettivo la razionalizzazione dei processi
Cos’è precisamente il Building Information Modeling?
Negli ultimi anni si sente sempre più parlare di BIM nell’industria delle costruzioni. Basta fare una semplice ricerca sul web per rendersi conto di quanto interesse ci sia sull’argomento da parte di molteplici figure, tra cui software house, istituti di formazione, blog e riviste specializzate, aziende, studi professionali, siti dedicati.
Nonostante il proliferare dell’informazione sul tema, tuttavia non è facile trovare una definizione univoca del concetto di BIM e quindi ancora in molti, specialmente coloro che si approcciano al tema per la prima volta, fanno confusione su cosa esso sia realmente. Secondo alcuni infatti il BIM si riferisce a un software, per altri a un modello virtuale, per altri ancora si tratta di un processo, ovvero un metodo per la pianificazione, realizzazione e gestione di modelli facilmente interrogabili, in grado di conciliare la rappresentazione grafica con l’informazione ad essa relativa.
Dato che non esiste una definizione ufficialmente riconosciuta e condivisa, cerchiamo dunque di fare un po’ di ordine sul tema andandone ad identificare gli aspetti fondanti e fondamentali.
L’acronimo BIM, Building Information Modeling, che potremmo tradurre come “Modellazione Informativa dell’Edificio”, o più genericamente “Modellazione Informativa Digitale”, nella sua accezione più generale rappresenta una metodologia di lavoro che, attraverso una rappresentazione virtuale (Modelling) dell’edificio (Building), ne comunica le informazioni (Information); in altre parole il BIM è un database informativo impostato su un modello digitale tridimensionale.
Non bisogna quindi fare l’errore di identificare il BIM in un software, tantomeno in un semplice modello geometrico tridimensionale e neppure in un insieme di informazioni. Nello specifico il Building Information Modeling è una metodologia innovativa che, servendosi di strumenti tecnologici avanzati (software dedicati), attraverso modelli tridimensionali parametrici, permette di leggere, gestire, estrapolare condividere in qualsiasi momento, le informazioni assegnate ai vari elementi del modello.
Fatta un po’ di chiarezza sul significato dell’acronimo BIM, resta interessante capire quali siano i suoi effettivi utilizzi e perché la sua adozione dovrebbe rappresentare un reale vantaggio per ciascun attore del mercato delle costruzioni (progettisti, costruttori, aziende produttrici, enti, installatori, ecc.).
L’industria delle costruzioni è una filiera complessa, poiché composta da molteplici figure che devono relazionarsi tra loro scambiandosi una notevole quantità di informazioni. E’ facile dunque comprendere che, se questa elevata quantità di dati eterogenei non viene gestita con i mezzi adeguati e standardizzati, si genera una serie di diseconomie, ritardi, incoerenze che vanno ad influire negativamente sui vari livelli dell’intero processo.
Detto ciò, è evidente come si renda opportuno procedere alla digitalizzazione dei processi informativi in edilizia, come del resto avviene già da tempo in altri settori produttivi. La necessità di adottare sistemi che consentano di gestire in modo efficace ed efficiente il flusso d’informazioni tra le diverse figure coinvolte nel processo produttivo, spiana la strada al BIM, che si affaccia nel mondo delle costruzioni offrendo una metodologia innovativa capace di dare una risposta a questa necessità.
Facilitando lo scambio di informazioni tra i vari attori della filiera e permettendo la condivisione sicura dei dati in ogni fase, dalla progettazione alla produzione, fino ad arrivare alla gestione di un manufatto, si hanno dei vantaggi oggettivi in termini di qualità ed efficienza. L’intero settore delle costruzioni viene a trovarsi oggi a un punto di svolta in cui il BIM si configura come vero e proprio promotore del cambiamento. Il BIM si pone quindi come obiettivo la razionalizzazione dei processi, portando all’incremento della produttività attraverso la riduzione degli errori e dei tempi, con una conseguente ottimizzazione delle soluzioni e dei costi finali.