Quando tutto questo sarà finito, ci ritroveremo con molte competenze in più
Lavorare da casa è divenuta rapidamente la nuova normalità
Il 9 marzo, il Presidente del Consiglio dei Ministri italiano Giuseppe Conte ha annunciato il decreto #iorestoacasa in risposta alla dilagante diffusione della pandemia di Coronavirus, con la conseguente chiusura, di lì a pochi giorni, di tutte le attività commerciali non di prima necessità. Lavorare da casa è divenuta rapidamente la nuova normalità. Per noi di Salvatori il passaggio allo smart working è stato relativamente semplice perché la maggior parte dei nostri sistemi sono in Cloud da molto tempo. Nonostante molti dei nostri collaboratori continuino quindi a portare avanti le loro attività, la loro quotidianità è stata profondamente influenzata.
Probabilmente l’impatto del Coronavirus continuerà a farsi sentire per molto tempo e la crisi sta già influendo drasticamente sulla vita delle persone, sia in Italia che nel mondo intero. Dopo oltre quattro settimane di isolamento, vogliamo condividere le riflessioni del nostro team sull’impatto che questa situazione ha esercitato sulla loro vita e su come si sono adattati ad un nuovo modo di lavorare.
Gabriele, CEO
Dicono che occorrano 21 giorni per acquisire una nuova abitudine: credo sia vero. Ormai è da quasi un mese che siamo in isolamento. All’inizio ci si riposa e ci si rilassa, ma poi arriva una seconda fase, la noia, che ci fa sentire il bisogno di uscire; poi, improvvisamente, si entra in una nuova dimensione. Ora riesco a trascorrere un’intera giornata senza sentire il bisogno di uscire: apro la finestra e respiro aria fresca. Certo, tutto è ridimensionato, anche quelle abitudini radicate nella cultura italiana, come l’aperitivo. Mi interrogo molto su come conduciamo la nostra attività, su come poter lavorare di più a casa e viaggiare di meno, ma anche, a un livello più intimo, mi rendo conto di quanto sia importante passare del tempo da soli. È importante trovare un equilibrio tra il trascorrere del tempo con gli altri e lo stare da solo, perché è proprio quando non siamo presi dal vortice della vita che siamo in grado di percepire quella scintilla che ci fa sognare e concepire idee.
Alessandro, responsabile Marketing e Comunicazione
In questo momento è fondamentale analizzare la situazione e cercare di trarne il meglio.
Mi sono serviti alcuni giorni per abituarmi alla nuova normalità, ma ora che tutto il mio team lavora da casa, ho ritrovato la mia stabilità. Fortunatamente l’azienda da sempre utilizza sistemi di lavoro basati su Cloud, quindi nessuno di noi ha avuto troppe difficoltà nel passaggio a questa modalità di lavoro. Da un punto di vista personale, io e mia moglie, avendo una bambina piccola, abbiamo dovuto trovare un nuovo equilibrio tra la vita privata e lavorativa. Naturalmente c’è anche la preoccupazione per la salute dei nostri cari.
Quando tutto questo sarà finito, ci ritroveremo con molte competenze in più, per esempio la capacità di adattamento e di rinnovamento che ci ha aiutato in questo periodo. Se riusciremo a valorizzare queste qualità una volta rientrati in ufficio, avremo fatto un grande passo in avanti nel percorso di acquisizione di nuovi e migliori processi lavorativi.
Michela, Ricerca e Sviluppo
Sono abituata a pensare positivo e sto utilizzando questo tempo per riordinare tutti i miei progetti per trovare soluzioni migliori, con un approccio mentale più chiaro, concentrandomi sulle vere priorità. Certo, risento della crisi che sta cambiando le regole del nostro modo di lavorare e i rapporti con i colleghi, ma non mi sono fermata. Sto lavorando da casa, organizzo videochiamate con i colleghi e rimango motivata e aggiornata, proprio come lo ero in ufficio. Mi manca condividere la giornata di lavoro, ma questa situazione ci offre anche molte opportunità: trascorro più tempo con la mia famiglia, leggo molto e ho tempo da dedicare alla mia creatività.
Maurizio, responsabile Produzione
La crisi mi ha colpito su diversi fronti. Il team di produzione è stato inizialmente autorizzato a continuare a lavorare anche dopo il lockdown, sebbene il flusso di lavoro avesse subito un notevole rallentamento a causa dell’introduzione delle nuove misure anti-contagio; anche i colleghi dell’ufficio tecnico hanno immediatamente dovuto iniziare a lavorare da casa.
Ero preoccupato per il mio team ma era necessario restare calmo e razionale: lavorare da casa mi permette di rimanere più concentrato e focalizzato. Il modo in cui organizziamo il lavoro è migliorato, le riunioni sono più mirate e la squadra è più coesa e compatta, il che ci aiuta a sostenerci psicologicamente e a rimanere motivati.