Infinito: versatilità allo stato puro
Infinito è una finitura in pietra naturale la cui posa è estremamente versatile e quindi in grado di creare ambienti sempre diversi
La finitura Infinito e la sua versatile posa
Tra tutte le finiture che proponiamo, Infinito è una di quelle che gioca maggiormente con il senso di continuità generato dalle marmette posizionate una accanto all’altra. Quando la texture è posata a dovere, infatti, il senso di continuità è, proprio come suggerisce il nome, infinito.
Date le caratteristiche specifiche della texture, tale gioco prende però piede solo e soltanto se la posa è fatta a regola d’arte ed è per questo che abbiamo pensato di esplicare in poche righe le parti più salienti di questo processo, così da essere d’aiuto a chiunque si accinga a posare questa particolare finitura.
Infinito: cos’è
Classica e raffinata, Infinito è una texture che, come suggerisce il nome, crea un effetto senza soluzione di continuità e che può essere installata in quasi tutte le lunghezze senza che siano visibili i punti di giunzione tra le doghe di pietra. La semplicità delle linee parallele che attraversano la superficie dà vita a inediti giochi di luce e ombre che esaltano le sfumature delle pietre utilizzate.
Infinito: le caratteristiche
Infinito è una texture che può essere realizzata su cinque delle nostre principali pietre (Bianco Carrara, Silk Georgette®, Crema d’Orcia, Gris du Marais® e Pietra d’Avola) e che si presenta in marmette rettangolari le cui dimensioni sono uguali per tutte le pietre tranne che per la dimensione dello spessore: per la Pietra d’Avola ed il Silk Georgette® lo spessore è infatti di 10mm anziché di 14 come nelle altre tre pietre.
Adatta sia all’utilizzo interno che esterno, il cuore e l’anima di Infinito si esplicano in un utilizzo corretto della luce. L’illuminazione è, infatti, l’elemento fondamentale per esaltare l’espressività e mostrare appieno la bellezza di questa finitura. Inoltre per avere una perfetta illuminazione è necessario inondare di luce la superficie in direzione orizzontale o verticale in base all’andamento delle linee che la caratterizzano.
Una volta compresa l’importanza della luce e scelto la pietra con cui usare la texture non ci resta che vedere come si svolge il processo di posa, ovviamente non prima di aver considerato tutta una serie di raccomandazioni generali che sono essenziali affinché tutto proceda nel migliore dei modi.
La posa di Infinito: raccomandazioni generali
La prima raccomandazione da fare riguarda le pietre stesse. Tutte le pietre sopra citate sono definite pietre naturali; questo significa che ognuna di loro presenta piccoli fori, venature e sfumature di colore estremamente particolari che sono da considerarsi solo e soltanto come distintive caratteristiche di quella specifica pietra. Per cui non c’è da spaventarsi, ma semplicemente da meravigliarsi nel caso tali peculiarità apparissero anche su Infinito al momento dell’apertura delle casse. La stessa cosa, poi, vale anche per il colore: può accadere che il materiale arrivi in cantiere ancora umido (questo a causa dell’utilizzo di acqua nelle fasi di lavorazione) e che il colore appaia per questo molto più scuro. Per verificare che il materiale sia effettivamente umido basterà esporlo per qualche secondo ad una fonte diretta di calore; dopo pochi istanti la superficie inizierà a schiarirsi visibilmente tornando al suo tono originale.
La versatilità nella posa di Infinito
Infinito è una texture la cui posa è estremamente versatile. Fatte salve tutte le raccomandazioni appena esposte, questa finitura può essere posata in due direzioni e in due schemi diversi, che ovviamente andranno decisi in maniera preventiva insieme al progettista.
La direzione di posatura può essere sia orizzontale che verticale e la scelta dovrà essere fatta tenendo conto non solo del luogo dove verrà installata la texture ma anche della luce che andrà a cadere su di essa.
Nel caso, ad esempio, in cui si decida per un’installazione verticale, la quale è più indicata per spazi come il bagno o la doccia, consigliamo di affiancare alla texture una luce laterale o, nel caso di illuminazione dall’alto, dei faretti regolabili così da incrociare i fasci di luce e mettere in risalto le caratteristiche peculiari della finitura. Se invece la scelta ricade su un’installazione orizzontale, allora consigliamo una luce radente che non si allontani più di 60 cm dalla marmetta, in questo modo Infinito darà il massimo delle sue capacità.
Infinto è versatile, come dicevamo, anche per quanto riguarda gli schemi di posa; ci sono due possibilità: ortogonale o “a correre”, vanno scelti anticipatamente con il progettista e, nel caso in cui si opti per lo schema “a correre”, bisognerà anche decidere se lo schema dovrà seguire degli intervalli regolari oppure in modo random.