Salvatori festeggia a New York con il party dell'anno
Il primo showroom Salvatori di New York apre con una serata da ricordare, riunendo vecchi e nuovi amici al 102 di Wooster Street
Giovedì 23 febbraio alle 18.00 in punto, le porte del primo showroom Salvatori negli Stati Uniti si sono finalmente aperte al pubblico, dando il via a una serata unica e da ricordare.
Situato al 102 Wooster St, SoHo, l'evento ha attratto non solo amanti del design provenienti da New York, ma da ogni parte del mondo.
L'opening ha visto la partecipazione di oltre 800 ospiti, per una serata all'insegna del divertimento, della buona compagnia, del cibo e del buon bere, il tutto accompagnato da musica dal vivo fino a notte fonda, con l’ultimo gruppo che ha lasciato lo spazio alle prime ore del mattino di venerdì.
Per molti è stato il battesimo, oltre che al fascino del tratto stilistico del design Salvatori, al nostro concetto di celebrazione: ulteriore prova che, non si mette in discussione la nostra serietà quando si parla di design, ma come sempre siamo anche bravissimi a creare spazi per il accogliere le persone.
Dunque, come si è svolta la serata?
Dalla Versilia a SoHo
La vision che ha ispirato la costruzione delle showroom di New York è sempre stata chiara: realizzare un ponte tra Europa e America. L'evento di inaugurazione è stato fedele a questa idea fino all'estremo, portando il design Made in Italy a New York in un modo che va oltre i prodotti.
Salvatori ha le sue radici in Versilia, sulla costa della Toscana settentrionale; quindi, abbiamo voluto offrire agli ospiti un assaggio autentico e personale delle nostre origini nel senso più letterale del termine, con il cibo fornito dal rinomato ristorante "Filippo".
Filippo è arrivato con il suo team e ha trascorso quattro giorni a preparare le prelibatezze tipiche della nostra regione, come la cecina, i tordelli, i tagliarini co' fagioli e, naturalmente, le polpettine.
Senza drink, non c'è festa, e chi meglio del maestro della mixology Antonio Francolino può preparare i cocktail? Arrivato anche lui dalla Versilia, Antonio ha fatto in modo che gli ospiti potessero gustare un Negroni o un Martini fatti a regola d'arte: due classici cocktail italiani che da tempo sono i preferiti del pubblico americano.
Ospiti da tutto il mondo
Il successo di una festa dipende in gran parte anche dai suoi ospiti, e noi siamo stati onorati di poter accogliere un mix meravigliosamente eclettico: dalla crème della scena del design e dell'architettura newyorkese, a nomi noti del mondo dell'arte e dello spettacolo, come l'iconico pittore e regista Julian Schnabel.
Amici e parenti sono giunti da tutta Europa e dalla Thailandia per partecipare alla serata e festeggiare questa importante occasione.
A rappresentare la famiglia Salvatori c'erano tre generazioni: l'amministratore delegato Gabriele accompagnato dal padre Alfredo e dal figlio Gianmarco.
È stata un'esperienza emozionante soprattutto per Gabriele, che ha raccontato perché questo showroom gli stia così a cuore, spiegando: "New York per me è più di una città. È il luogo in cui, molti anni fa, ho sentito per la prima volta di avere la capacità di dare forma al futuro di questo marchio. È anche il luogo in cui mi sono reso conto del potenziale che attendeva di essere sbloccato instaurando un dialogo diretto con gli architetti. E infine, ma non per questo meno importante, è dove mio figlio Gianmarco ha mosso i suoi primi passi e pronunciato le sue prime parole, poiché vivevamo qui. Quindi sì, New York fa assolutamente e innegabilmente parte della mia vita".
Uno spazio progettato per ispirare e accogliere i visitatori
La visione del duo di designer George Yabu e Glenn Pushelberg per gli interni, era quella di mettere in evidenza sia l'abilità tecnica del marchio Salvatori che la sua identità sofisticata ed elegante.
Il risultato è stato così sorprendente che molti ospiti hanno paragonato lo showroom a una galleria d'arte.
Come dice Gabriele, "non avremmo potuto farlo senza George e Glenn. Sono stati con noi fin dall'inizio, aiutandoci anche a trovare questa incredibile location in questo splendido edificio. Non potrò mai ringraziarli abbastanza per il loro contributo e, naturalmente, per la divertente compagnia; quindi, è stata davvero un dream team".
Lo showroom si estende per oltre 600 metri quadrati e si sviluppa su due piani. Dal piano principale si scende con le scale al “basement”: un ampio open space con cucina, concepito per intrattenere gli ospiti. Proprio qui, la festa ha preso vita dopo la mezzanotte.
Abbiamo chiesto a Yabu Pushelberg se fossero soddisfatti del risultato dello showroom e se questo avesse rispettato il loro concetto originale "Non potremmo essere più felici di vedere lo spazio ultimato e in uso. La nostra intenzione era che non rimanesse mai lo stesso e l'evento di lancio ne ha mostrato tutta la versatilità. È stata una serata spettacolare e tutti quelli con cui abbiamo parlato erano in soggezione davanti allo showroom, quindi è chiaro che Salvatori è entrato nello stile newyorkese”.
Il giorno dopo
Nonostante la serata di inaugurazione sia proseguita fino a tarda notte, il nuovo showroom ha aperto le sue porte al pubblico venerdì mattina alle 10 e un flusso costante di acquirenti si è affrettato a essere tra i primi a scoprire l'ultimo arrivato a SoHo.
Lo store è stato in fermento per l'intera giornata di venerdì e fino a sabato, con molti clienti che se ne sono andati soddisfatti, con un acquisto avvolto nella caratteristica confezione bianca dell'azienda.
La scelta di SoHo potrebbe essere considerata non convenzionale per un marchio di design, dato che la zona è diventata la sede di brand di alta moda come Tiffany, Celine, Gucci e Chanel, ma già da tempo crediamo che ci sia una reale affinità tra questi due mondi. "Ci rivolgiamo allo stesso cliente, che apprezza la qualità e il lusso raffinato e, con la nostra presenza qui, gli permettiamo di trovarci facilmente. Anzi, per i clienti è l'ideale, perché possono trovare l'abito perfetto che rispecchia il loro stile di abbigliamento, uscire dalla porta ed entrare da Salvatori per trovare l'accessorio perfetto per la loro casa", spiega Gabriele.
E così, a conclusione di un anno intenso e di un'incredibile quantità di lavoro, l’opening del primo showroom Salvatori di New York è stato un evento sorprendente per gli ospiti, che lo hanno definito "di gran lunga il più memorabile dai tempi di Covid".
Ora non vediamo l'ora di offrire alla nostra clientela americana un'esperienza di design indimenticabile ogni volta che varcherà la soglia del 102 Wooster.