Salvatori e le nuove architetture di Raffaele Salvoldi nel letto del fiume Mastallone

09.2023

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Torna la collaborazione fra Salvatori e le opere architettoniche di Raffaele Salvoldi nel letto del fiume Mastallone in Valsesia

Un legame magico fra acqua e pietra con la nuova opera di Raffaele Salvoldi

Salvatori conferma la sua collaborazione con l’artista emergente Raffaele Salvoldi con un secondo appuntamento che ripropone il format installativo fra sostenibilità e co-creazione, presentato durante la scorsa Milano Design Week. Questa volta il progetto si sposta in una location altamente suggestiva e insolita: il letto del fiume Mastallone, nel punto dove si trova la Lama dei Carabinieri ad Aniceti, una frazione di Varallo in provincia di Vercelli.

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La filosofia sostenibile di Salvatori abbraccia le opere di Raffaele

Le opere di Raffaele Salvoldi si concretizzano in imponenti architetture sempre diverse, realizzate utilizzando migliaia di bacchette in marmo ricavate dagli scarti di lavorazione della pietra.

“Vedere il progetto realizzato con Raffaele circondato dalla natura ha un significato molto importante per me. – afferma Gabriele Salvatori, CEO del brand - La collaborazione con Raffaele inserisce all’interno della nostra filosofia, con cui puntiamo a promuovere progettisti, artisti ed opere che vedano al centro l'uomo con il proprio ingegno e talento e le sue opere come strumento di sensibilizzazione verso la salvaguardia del pianeta, che è il bene più prezioso che abbiamo. L’obiettivo è ridare dignità ad ogni singolo frammento di materia prima, lavorando con parsimonia ed evidenziando che non esistono materiali di prima scelta e materiali di scarto, ma tutto sta nella nostra capacità di utilizzare al meglio gli elementi che la natura ci offre.”

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La consapevolezza di Salvatori di lavorare con un materiale naturale estremamente raro e prezioso, infatti, ha dato vita negli anni a numerosi progetti speciali, prodotti ed innovazioni volte a sensibilizzare e promuovere una filosofia produttiva che riduce al minimo gli sprechi.

I pezzi usati per la nuova installazione riutilizzano inoltre gli stessi delle costruzioni realizzate a Milano, smontate e ricostruite nel fiume, promuovendo anche un’idea estremamente attuale di opera d’arte temporanea, slegata dal possesso dell’oggetto fisico. Proprio per questo motivo, il lavoro di Salvoldi consiste non solo nell’opera finita, con la sua durata limitata nel tempo, ma anche in un importante momento performativo, durante la creazione delle costruzioni, a cui il pubblico è invitato ad assistere.

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Un progetto naturale nel paradiso di Aniceti

La location scelta da Raffaele è la sua terra natale: la Valsesia, nello specifico una delle sue valli naturali, la Val Mastallone, un’oasi molto amata dalla gente locale, dove è solita andare a fare il bagno e passare momenti di relax. Questo posto è a tutti gli effetti un paradiso terrestre, con acqua cristallina e rocce che custodiscono la spiaggia naturale che si è formata.

L’idea di Salvoldi è stata quella di realizzare un’installazione in marmo Bianco Carrara che poggia sul fondale del fiume e che si trova sotto il livello dell’acqua per 30-40cm. Il progetto comprende un’architettura composta da più elementi, così com’è stata l’installazione nella Boutique Salvatori a Milano e ogni elemento avrà un’altezza compresa fra i 3m e i 5m.

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Il binomio naturale fra acqua e pietra

Le architetture, realizzate interamente in marmo Bianco Carrara, emergeranno dalle limpide acque del fiume Mastallone, rappresentando la dialettica fra la pietra come elemento naturale e come elemento costruttivo utilizzato dell’uomo.

"Grazie a questa nuova collaborazione con Salvatori – racconta Raffaele Salvoldi - ho l'occasione di esplorare un nuovo scenario, costituito da due elementi arcaici, in costante connessione fra loro: la pietra naturale e l'acqua. L'opera sorgerà questa volta, anziché in uno spazio interno, in un luogo naturale a me molto caro, all'interno della Valle nella quale sono cresciuto e che amo; sarà quasi come un rituale, un'interazione gentile e lenta, tra i boschi, dentro l'acqua ai piedi delle montagne."

La ricerca portata avanti dall’artistica indaga il rapporto fra pietra e acqua, due elementi primordiali che insieme si legano per creare qualcosa di magico. Ecco che quindi un’installazione di questo tipo, seppur creata dall’uomo, inserita in un contesto naturale riesce ad essere completamente in armonia con lo spazio che la circonda, dimostrando come le opere di Raffaele funzionino benissimo all’esterno quanto negli interni.

Le opere di Raffaele si caratterizzano per il loro carattere effimero e temporaneo, che sia per mano dell’artista o per volere della natura stessa che con il maltempo può causare danni, le installazioni non rimangono integre per molto tempo.

Ringraziamo tutte le realtà enogastronomiche locali fra cui la storica cantina Ioppa e la Fattoria Cerini, un'azienda molto conosciuta nella zona, i cui terreni si trovano esattamene di fronte alla Lama dei Carabinieri, che ha offerto un aiuto fondamentale per gestire la logistica e trasportare tutti i materiali dalla strada alla spiaggia. E ovviamente ringraziamo il Comune di Varallo e della Regione Piemonte per aver supportato la realizzazione di questo ambizioso progetto in questo paradiso terrestre.

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