Salvatori Official

Lara

Dipartimento: Commerciale

Salvatori ha contribuito alla tua crescita professionale e personale? Se sì, come?

Io sono entrata in Salvatori quasi 26 anni fa, appena terminati gli studi. Al tempo, Salvatori era letteralmente un ufficio: un paio di stanze con i membri della famiglia oltre a me, più ovviamente i ragazzi della produzione.

Non eravamo ancora strutturati come oggi: ho iniziato senza troppe pretese facendo la segretaria, e da lì è venuto quasi naturale crescere negli anni insieme all'azienda: creare dal nulla il primo ufficio di customer care, arrivare a occuparsi della rete di vendita che si stava sviluppando all’esterno dell’azienda, fino a far parte del grande progetto Salvatori UK, con la fondazione dell'azienda e il lancio dello showroom. È stato uno sviluppo professionale e personale incredibile: tutto quello che abbiamo fatto, l'abbiamo fatto col cuore ed in maniera istintiva, insomma “di pancia” semplicemente perseguendo il nostro progetto di crescita.

Ho visto questa azienda crescere, prendere forma e maturare, e lo dico con tutto l’orgoglio di una mamma che vede il suo bimbo diventare grande e trovare la sua posizione.

Parlaci del tuo ruolo in Salvatori e del tuo team.

Oggi mi occupo del coordinamento di tutta la rete vendita, quindi mi interfaccio con le risorse che si occupano della fase di vendita pura - intese come area manager, responsabili di showroom, agenti esterni - nella chiusura dei contratti, delle attività per la promozione sul territorio, dello sviluppo di nuovi mercati e della gestione delle commesse. A questo si aggiunge il coordinamento della parte relativa alle operazioni dei contratti acquisiti, ovvero mi interfaccio con un team più ampio che include anche il customer care, la logistica e l'accoglienza al front office.

Qual è il valore di Salvatori in cui ti ritrovi di più?

La capacità e la voglia di mantenere i piedi per terra. Parlo della sua semplicità, della capacità di non rinnegare le sue radici e anzi di trarre forza dalle proprie origini, della consapevolezza di sapere da dove si viene e cosa siamo riusciti a creare. Siamo arrivati nel gotha del design, ma Salvatori non rinnega mai la sua anima. È uno degli aspetti che adoro di più dell'azienda. Quando si arriva a certi livelli è facile perdersi, ma non noi. Credo che questo sia una grande capacità, in cui mi riconosco, e spero che resti sempre così.

Secondo te ci sono delle capacità che sono indispensabili per lavorare in Salvatori?

Noi vogliamo attrarre talenti, persone ambiziose, che possano portare veramente passione, esperienza e know how. Più che una competenza tecnica, io credo che la capacità fondamentale per lavorare in Salvatori sia essere veramente sullo stesso piano a livello di valori, quindi essere persone cristalline, persone sincere, semplici, volenterose, dotate di skill personali e non solo tecniche.

Qual è il momento più bello della tua settimana lavorativa?

Io mi reputo una delle poche persone al mondo che ha la grandissima benedizione di avere un lavoro che le piace. Nel momento in cui ti svegli la mattina e vai a fare qualcosa che ti piace, ti dimentichi del tempo che scorre e quindi sono in difficoltà a rispondere. Se proprio ne devo scegliere uno, mi piacciono i momenti di condivisione, sia quelli con i clienti, sia quelli con il team, quelli che portano a risultati che permettono di implementare soluzioni o comunque di passare al livello successivo.

Descrivi Salvatori con un unico aggettivo

Salvatori è unica, semplicemente quello. Unica per il percorso che ha fatto, unica per come si approccia al mercato, unica per le persone che lavorano in azienda e per il rapporto che c'è tra le persone in azienda.